Tra le colline del Sannio, a cavallo tra il centro di un antico borgo ed i prati scoscesi alle pendici del Taburno, questa casa occupa il piano nobile di un palazzo costruito nel 1703 dalla mia famiglia. Rimaneggiato più volte nel corso dei secoli, conserva elementi originari come il lungo corridoio a volte a crociera o le massicce travi dei solai, accostati a rifacimenti ottocenteschi (come le porte) o di primo '900 (si guardi ai pavimenti delle stanze da letto) fino ad arrivare agli anni '50 (graniglie, impianto di riscaldamento). Sono presenti mobili di più epoche, e l'esposizione a tutto tondo della casa permette scenari urbani sul borgo o rurali sul terreno pertinenziale, di circa 1 ettaro. Completano l'abitazione l'esteso sottotetto, originario in tutte le sue parti, così come il cortile aranceto e la cantina, con botti e damigiane d'epoca.